venerdì 29 febbraio 2008

grrrr


oggi sono nervosa.
oggi gioco a "specchio riflesso": fai qualcosa con me e io farò lo stesso con te!
attenti, oggi mordo! e... come se non bastasse sono pure spigolosa!

giovedì 28 febbraio 2008

racconto di una favola


ieri:
una giornata particolare, meravigliosa. credo la ricorderò per il resto della mia vita. i miei 25 anni sono stati indescrivibili. un affluire di emozioni. un turbinio di eventi e dei "festeggiamenti" intimi e speciali.
regali inaspettati, uno in particolare, dal significato importante e sincero.
è così che improvvisamente, senza preavviso ti trovi davanti a una scatolina scura. le gambe tremano. il cervello va in pappa. gli occhi si annebbiano. impossibile aprire quella scatolina con le mani che tremano. e poi la apri. una luce brilla nel buio e tutto acquista nuovi significati.
un anello, sogno segreto di quasi tutte le donne. un simbolo di un legame. promesse di una vita insieme. promesse di un'unione che vorrà superare tutte le difficoltà. un sogno... la gioia inaspettata di tante parole mai pronunciate.
impossibile descrivere. mi sto ancora crogiolando nella mia gioia.
ora siamo "uno". lo siamo sempre stati, anche senza questo simbolo da esibire... ma prima dovevamo nasconderci, ora le cose stanno cambiando. ora siamo "uno" agli occhi di tutti. non l'ho ancora detto a nessuno... ora mi godo ancora la mia gioia privata e personale. ora sono ancora persa in quell'"uno" che siamo diventati ufficialmente. promesse di un futuro per cui vale la pena di lottare. grazie. un'emozione simile non l'avrei mai aspettata.
il resto rimangono dolci pensieri solo miei.

mercoledì 27 febbraio 2008

racconto di ieri... tragica giornata nella banale quotidianità


ieri, banale mattina, banale e noioso pomeriggio.... ma la sera è stata rocambolante!
il tutto è iniziato rientrando a casa... piccola discussione col mio Ammore e nessuna chiamata poi... fff... che fastidio...
e poi l'inizio della fine!
avevo l'arduo compito di preparare i dolci per la giornata di oggi: un tiramisù e la bignolata...
tutto ok direte voi giusto??? i problemi iniziano col caffè per il tiramisù... preparo il caffè... già ma per prepararlo dovevo riuscire a mettere la polvere di caffè nel filtro... ok? ok! compiuto l'arduo compito... il caffè è salito e bhè, una volta pronto son stata capace di rovesciarlo... fff... vabbè... ok, sorpassiamo e riprendiamo a realizzare il buon tiramisù... diciamo che il seguito della preparazione è stata decisamente più semplice escludendo tutto il caffè che ho sparso sulla tavola inzuppando i pavesini...

dopo un breve lasco di tempo in cui mi sono dedicata ai cazzi miei ho deciso di riaffrontare la cucina... e la bignolata...
quindi? si comincia con la preparazione della panna... avrò sbagliato contenitore... avrò messo troppa panna... avrò messo la frusta alla velocità supersonica fattostà che l'ho attivata e contemporaneamente sono partiti degli spruzzi bianchi effetto tornado che hanno pitturato tutt'intorno!!! li, mi son resa conto che forse NON ERA SERATA! vabbè ormai non potevo più abbandonare! ho tagliato i bignè, li ho riempiti con la panna che ha tracciato nuove strade sul tavolo della cucina creando meravigliosi incroci col caffè del tiramisù e una volta composto il dolce mancava il tocco finale... la cioccolata fusa...! prepariamo quindi la cioccolata... latte, cacao fondente, pentolino, fuoco... e... pronta. spengo il fuoco. controllo che tutto sul tavolo sia al suo posto per rovesciare la cioccolata e... zac... proprio girandomi l'ultima tragedia. cioccolata fusa colante da tutte le parti... un disastro! ho rialzato il pentolino alla velocità della luce ma ormai più di metà del cacao se ne era sceso ovunque sul fornello... recuperato il poco cioccolato rimasto l'ho versato sul dolce, ho messo il tutto nel frigo e dopodichè mi son dedicata alle pulizie della cucina...
ragazzi un vero disastro...
oggi ci rido, ieri sera mi veniva da piangere...

bhè però i dolci di oggi eran davvero buoni!
:D

happy birthday to me


...
buon compleanno a me...
questo primo quarto di secolo è da festeggiare al meglio!
a domani tutto il racconto.

lunedì 25 febbraio 2008

mediazioni

quant'è difficile trovare un punto d'incontro? capirsi? accettarsi e accettare le conseguenze di decisioni più o meno giuste?
domande.... domande a ruota libera.
il futuro darà risposte.
come mi dispiace che le cose siano così difficili. vorrei dare una soluzione facile e indolore, ma non la conosco. ti starò vicina però amore mio.

venerdì 22 febbraio 2008

nessun obbligo



alle donne nessun obbligo e libera scelta.
SEMPRE.

giovedì 21 febbraio 2008

travestita


c'era un tempo in cui passavo interi pomeriggi a vestire abiti che non mi appartenevano. indossavo cappelli eccentrici e scarpe col tacco altissimo di almeno 4 numeri più grandi. usavo pochette d'oro e d'argento o borse colorate bizzarre. gli abiti lunghissimi si trascinavano sul pavimento con l'incedere dei miei passi. avevo gli occhi truccati e le labbra dipinte. i capelli prima raccolti e poi sciolti. avevo un tutù rosa e le scarpine da ballo che ormai non mi entravano più. erano le mie vecchie scarpette. usavo quelle per non rovinare le nuove. passavo interi pomeriggi ad essere la prima ballerina del teatro o la gran signora. poi il giorno dopo ero la vecchina della porta accanto e poi la bimba che ogni genitore non voleva. un giorno ero mamma e l'altro ero principessa.
ero duttile. ero trasformista. ero quello che mi andava di essere nel momento stesso in cui mi andava di esserlo.
quant'era bello.
cambiavo personalità, carattere, espressione e linguaggio.
giocavo a non essere io. o forse giocavo a essere io.
credo di essere rimasta la stessa dentro. credo che anche se fuori il trucco e gli abiti sono sempre gli stessi, dentro, io sia rimasta quella che si traveste per essere un'altra.
che bella consapevolezza.

lunedì 18 febbraio 2008

discoteque


una serata folle, inebriante, perfetta.
ballo sfrenato, umore ribelle. un jeans, una maglia e le scarpette nascoste sotto il pantalone... e via.
inevitabile il sorriso a suon di musica. braccia che si alzano, gambe inafferrabili.
poi una lacrima. chissà... e poi ancora sorrisi.
vietato rovinare la serata.

rientro a casa. è già mattina. pizzetta e a letto a dormire con l'amica di sempre.
che notte. semplice.
il ballo esorcizzante mi fa bene.

libera... libera... libera... e uno, due, tre... libera... uno, due, tre, quattro... libera...
scariche. tutte scariche elettriche al cervello. e vai che mi rianimo.
viva. quando ballo sono viva.

venerdì 15 febbraio 2008

come mai...


come non è mai stato.
spegnetemi.
ho bisogno di una via d'uscita.
dove cazzo è finito il cartello che indica l'uscita???

exit... exit...

notte di rane


ero in ufficio, accese discussioni con i colleghi. io tenevo una matita in mano alla cui estremità c'era una ranocchia. avevo un blocco tra le mani. ci scrivevo su appunti e commenti ai miei lavori. improvvisamente stanca lo chiudo. il dorso del blocco era pieno di rane disegnate. comincio a sfogliarlo giocherellando con la carta. ogni pagina aveva al suo interno una rana più o meno stilizzata. vado in bagno. apro la finestra e fuori dalla finestra c'è un grosso rospo che gracida guardandomi dritto negli occhi. mi sciacquo le mani e torno al computer. apro il cassetto dove tengo le scorte di cibo e ci escono un sacco di ranocchie sgambettanti. rido di questa cosa, ma un po' mi spaventa. non capisco da dove sbuchino. apro anche l'altro cassetto. altre rane ancora. mi circondano. improvvisamente mi sento sola in ufficio. non so se lo sono, la sensazione è di essere sola con le rane.
apro la porta per uscire dall'ufficio. un tappeto di rane fuori dalla porta mi attende. provo a passare. si scansano sormontandosi per lasciarmi passare.
poi mi sveglio...

io e le rane...
chissà che significa.

giovedì 14 febbraio 2008

il sole dentro


passeggiavo per la città. era una domenica pomeriggio. una domenica d'autunno per l'esattezza.
il cielo era azzurro, con qualche piccola nuvola burrosa bianca che non nascondeva mai il sole. gli alberi tinti di passione lasciavano scivolare nel vento le loro foglie che riempivano l'aria di caldi coriandoli.
l'aria era fredda e frizzante.
i miei occhi erano nuovi. non avevo mai visto nulla di simile. non avevo mai sentito il "sole dentro" in quel modo.
poche persone hanno incrociato i miei passi lungo la strada. e io intravedevo le loro ombre fondersi con la mia, ma non li ho mai guardati in volto. chissà se erano persone o se erano solo emozioni.
non ero sola quel giorno, vi basti sapere questo.

oggi mi chiedo: che colori ha un sogno?
per me i colori di quell'ultimo sogno, i colori delle foglie, il bruciore dell'aria fredda sulla pelle e il sole... il sole dentro.

Valentin's day


come mancare al post di san Valentino. come rinunciare a parlare del giorno "degli innamorati". come non accennare a tutti i cuori rossi che impestano le città. come non nominare tutti gli omini che passeggiano per le strade per fornire innamorati ritardatari di mazzolini di fiori di ogni genere. come non menzionare i ristoranti che sta sera faranno fortuna solo perché una mandria illimitata di cinici finti innamorati si riverseranno per abbuffarsi e giurarsi ancora amore e magari sentirsi bene insieme per una sera e dimenticare tutto l'indomani.
sta mattina ascoltavo la radio. la tizia chiedeva a destra e a manca se i signori uomini avessero viziato la loro compagna con dolci colazioni a letto o con fiori o altro ancora. io la colazione al mio Amore la porto tutte le mattine. e tutte le mattine lo sveglio con i baci e non con il suono malefico della sveglia. e se mi va di comprargli fiori glieli compro e se mi va un qualsiasi altro pensiero lo faccio indipendentemente da "san Valentino" o "compleanni" o altre festività obbligate! non ho mai festeggiato san Valentino. avevo un ragazzo che si rifiutava completamente di farlo. un altro dopo con cui era difficile festeggiarlo a causa della lontananza e ora questo giorno lo sento speciale ed emozionante, non tanto per il programma (che è praticamente inesistente) quanto per il fatto di poter trascorrere questo giorno con lui: l'uomo che amo e con il quale mai avrei immaginato di trascorrere san Valentino.
ieri sera mi sono commossa. lo dico con fierezza. lo dico perché è stato meraviglioso e travolgente riscoprirsi insieme in un giorno sciocco forse, ma visto il nostro passato MAI mi sarei aspettata di viverlo. io ho già avuto il mio regalo di san Valentino. io sto con lui. cosa c'è di più bello. un san Valentino per ogni giorno dell'anno...
grazie amore... e buon san Valentino a te, a noi...

lunedì 11 febbraio 2008

sogno


sogno la maternità...
ma non ditelo a nessuno, tanto è letteralmente impossibile che accada....

aspettiamo, ogni cosa ha il suo tempo...
ci sarà tempo anche per un bimbo...

ci sono:

ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un'aquila reale
il gatto, il topo, l'elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorni

adoro questa canzoncina....
IO LA ADORO!

sabato 9 febbraio 2008

:D


oggi mi sento felice. non ho nessun motivo per esserlo, anzi potrei riuscire ad elencare almeno 5 motivi per cui sicuramente non esserlo, ma oggi mi va così. voglio solo godermi questa serenità che mi porto dentro e che mi son ritrovata con fatica.
oggi sto bene... e per chiunque non sia così, mi dispiace moltissimo. non sapete che vi state perdendo!
questo sole è impossibile non goderselo!
BUONA GIORNATA A TUTTI.

mercoledì 6 febbraio 2008

look it

preghierina


caro angioletto,
anche sta sera, l'ultimo pensierino si rivolge a te con la speranza che la nostra solita chiacchiera sia piacevole e tu non ti sia ancora stancato di ascoltare le mie richieste per il domani.
caro angioletto che mi proteggi ogni giorno, vorrei tanto non cadere più come un pero davanti a tutti solo perché le scarpe cominciano a pattinare sul pavimento umido facendomi franare rovinosamente a terra con la chiappa... per fortuna che il tuo scherzetto non è riuscito benissimo e son riuscita a parare il colpo sul culo con la mano...
caro angioletto che mi guardi da lassù e mi guidi, vorrei tanto che i bancomat in giro per il mondo non si mangiassero più la mia carta bancomat solo perché hanno fame. sai a me quel pezzetto di plastica serve per vivere lontano da mamma e papà. quindi cortesemente fai in modo che gli sportelli bancomat non siano più affamati!
caro angioletto che ascolti tutte le mie richieste, vorrei tanto che per le prossime elezioni ci fosse un partito di SINISTRA con persone nuove, idee nuove, motivazioni nuove, in grado di rivoluzionare in meglio il nostro paese e di darci dei diritti, dei tutelarci, di aiutarci, sostenerci e garantirci per diventare un grande paese ed essere fieri di vivere in un posto bello come l'Italia.
caro angioletto che mi vuoi tanto bene ti chiedo anche, per favore, di lasciare vicino a me l'uomo che amo e di aiutarci a superare insieme tutte le difficoltà.
grazie angioletto... grazie davvero. dolce notte. un bacino e saluta il "grande capo di lassù".


e ora mi dedico a te carissimo amico diavoletto....
allora io e te si può parlare schietti e sinceri... come sempre giusto???
allora diavoletto... cominciamo con le richieste di tutte le sere... se mi fai di nuovo gli scherzi di 'sti giorni, in cui la sfiga non solo piove dal cielo, ma sgorga anche dai tombini, allora sappi che mi ribellerò... questa è una minaccia!!!
piccolo stronzetto che non sei altro... vedi un po' anche di dare qualche mazzolata al capo che ultimamente è fastidioso e sempre più gay... forse gradirebbe una tua incursione al suo deretano. inoltre dovresti far visita a una stronza che per qualche incomprensibile motivo ha ancora un forte ascendente sull'uomo che amo... regalale uno stronzo di quelli D.O.C. per favore, così lei si può innamorare e lasciar perdere il mio amore. dovresti anche far un saltino dalla mia coinquilina e farle perdere la voce per almeno un paio di settimane, così magari la sera se ne sta un po' zitta... ma non farle troppo male. dovresti cortesemente chiarirmi le idee su cosa fare di questo cazzutissimo lavoro e aiutarmi a finire sto curriculum, così magari qualche possibilità di trovare un posto maledettamente perfetto ce l'ho!
dovresti fare un altro paio di cose che ora proprio mi son sfuggite di mente... ma magari te le dico domani...
ora caro diavoletto... sempre devotissima ti mando un bacetto... anzi, vhà, dammelo tu il bacetto... sul culo grazie...
e vedi di cominciare ad ascoltarmi, anche perché io sono amica intima del "boss dei boss laggiù"... quindi non fare troppo il galletto con me... io sono verde!!!!

martedì 5 febbraio 2008

carnevale


adoro carnevale.
mi piace trasformarmi. l'ho sempre amato.
recitare una parte, vestire altri abiti, cambiare espressione e vivere per qualche ora una vita non mia, parole non mie...
oggi la mia famiglia è al completo.

lunedì 4 febbraio 2008

io sono pazza

la pioggia ticchetta sul tetto dell'ufficio.
ho voglia di evadere. di scappare da questa prigione piena di monitor e piena di stranezze.
piango dentro. e rido fuori...
nessuno può capire. nessuno vuol capire.
e allora sordi ascoltate le mie urla. e allora ciechi guardate le mie ferite. e allora mutilati toccate le mie lacrime. voi, solo voi potete riuscire visto che gli udenti, i vedenti e i normodotati non riescono a capire.
voglio voi. venite. prendetemi e... consolatemi.

incomprensibile-comprensibile


sempre le solite cose. sempre quelle. solite parole. soliti discorsi. solite insulse novità. solito atteggiamento. solita banalità. soliti litigi. soliti confronti. solito tutto.
e poi ti guardi indietro. rileggi indietro. e scopri che hai sempre fatto solo un'unica richiesta.
sarò io che non capisco....

MEA CULPA, MEA CULPA, MEA MAXIMA CULPA...

venerdì 1 febbraio 2008

la danza della pioggia


ora ho voglia di pioggia.
ho bisogno che il cielo si plasmi sul mio stato d'animo. vorrei una pioggia scrosciante. e vorrei una finestra a cui appoggiarmi con il vetro che si appanna ritmicamente seguendo il mio respiro.
vorrei ascoltare la pioggia scendere e sentirla lavare via ogni dolore.
vorrei purificarmi. scendere in strada. sentire l'odore acre dell'asfalto bagnato. avere la forza di togliermi le scarpe e i calzini. sentire il catrame infilzarmi la pianta del piede e... vorrei correre, saltare e ballare lasciandomi bagnare. vorrei mettermi sotto un lampione arancione e giocare a fare le ombre cinesi bagnata zuppa dalla testa ai piedi.
vorrei tornare a casa esausta all'alba e starnutire. riscaldarmi avvolta in un piumone guardando la tv e ascoltando la vita fuori da quella finestra, scorrere per le vie della città come vene cariche di vita.
ho voglia anche di riscoprirmi addormentata, di godermi il risveglio e vedere che fuori tutto brilla. il sole riflesso sulle strade ancora bagnate e un surreale silenzio... una città deserta e assolata solo per me.

che bel sogno...

potevo

potevo essere felice.
poi invece son nata così:

riso isterico


ho bisogno di scrivere.
mi son trovata abbandonata a me stessa. persa nelle mie illusioni. schiacciata sotto il peso delle speranze.
son sola...
mi ci è voluto un po' per capirlo... ma ora lo so. so anche di esserlo sempre stata e così semplicemente si spiegano tante tantissime cose. mi viene da ridere. un riso isterico e affranto.

mi fa male il cuore...
mi fa tanto male.

icaro


Poiché spiegate ho l'ali al bel desio

Quanto più sotto i piè l'aria mi scorgo,

Più le veloci penne al vento porgo.

E sprezzo il mondo e verso il ciel m'invio.

Né del figliuol di Dedalo il fin rio

Fa che giù pieghi, anzi vieppiù risorgo:

Ch'io cadrò morto al suol ben m'accorgo;

Ma qual vita pareggia il morir mio ?

La voce del mio cor per l'aria sento:

Dove mi porti, temerario ? - china,

Ché raro è senza duol troppo ardimento.

Non temer, rispond'io,l'alta ruina;

Fendi sicur le nubi, e muor contento

Se il Ciel si illustre morte ne destina.

il giovane Icaro, preso dal gusto del volo verso la libertà assoluta e incurante dei richiami del vecchio padre Dedalo, si avvicina sempre di più al sole, dimenticando che le ali con cui si è alzato verso il cielo sono di cera. La caduta rovinosa e la morte sono lo scotto che egli paga a questa sua illusione. La favola antica ha una sua lezione di valore perenne. Nella vita vi sono altre illusioni a cui non ci si può affidare, senza rischiare conseguenze disastrose per la propria ed altrui esistenza