venerdì 30 novembre 2007

un giro


e così oggi, scopri che un amico parte...
lo sapevi. te lo aveva sempre detto. lo hai incoraggiato tante volte, sapendo che quella era la sua strada giusta. sapendo che sarà felice anche nelle difficoltà.
e ora parte.
sabato.
sabato notte per la precisione.
lui va. sicuro. incontro al suo destino.

buona avventura.
pensami.
scrivimi.
viviti.
raccontati.

un sorriso, e un abbraccio, perché so che non riuscirò a dartelo di persona.
vai...
vai.

silenzio


ed è così, che improvvisamente crolla tutto...
prima ti sentivi forte, bella, desiderata, con una forza tale per spaccare il c**o ai passeri... e poi improvvisamente, una frase origliata ti fa diventare un coniglio. tremi. hai paura. i pensieri si affollano nella testa senza un senso logico e subito ti ritrovi a mettere in discussione tutto.
crolli così, come un molle budino non bollito abbastanza. crolli sotto il peso di una parola che credevi appartenesse solo a te. crolli per l'insicurezza. crolli per la gelosia.
la gola si chiude. trattieni le lacrime perché ora non è il momento giusto per lasciarle libere. le mani iniziano a tremare. gli occhi si ghiacciano perdendosi in un vuoto che per te è troppo colmo di pensieri per riuscire a trattenerli tutti.
m'accascio.
in silenzio.
non ho più voglia.
ma io sono un caterpillar. vado avanti e sfondo tutto. o al massimo mi sfondo io, ma vedo sempre cosa c'è oltre se mi interessa vederlo. così, forse un po' più rotta, sta sera uscirò di qui. oppure semplicemente rigenerata.
debole.
ora solo debole.
ora fare un sorriso potrebbe costarmi la vita. ora scapperei davvero, ma io affronto sempre i miei demoni e sta sera la lotta sarà pesante.
tutta la giornata è stata pesante, a dire il vero. mi scaglierò contro di lui con la poca forza che ho ora e lui mi vomiterà addosso la rabbia accumulata in 100 battaglie. 100 battaglie, tutte di oggi. saremo due lupi affamati, solo che io son senza forze, lui sarà carico.
e così, forse, sta sera non mi vedrete rialzarmi.

giovedì 29 novembre 2007

parole


parole, scalcitanti, fulgide parole.
prepotenti e indifferenti. inutili, futili, inefficaci, superflue, vane, sterili, inservibili. parole per parlare, per esprimere un pesiero o molto di più. parole che non sanno raggiungere il loro scopo. parole che non sanno che dire.

oggi ho voglia di parole, ma son vuota di racconti. voglia di virtuosismi, di giochi, di ispirazioni, di iridescenze immaginate e descritte con "parole", ma nulla accade... e io resto arida.

magari entro sera... magari... confido di poter comunicare vivacemente con l'esterno.

mercoledì 28 novembre 2007

buon NON compleanno a me


"un buon Non compleanno a me... a te..."
così cantava il Cappellaio Matto di "Alice nel paese delle Meraviglie" e così canto io ogni volta che ho voglia di essere felice ma non c'è un motivo per esserlo. ma oggi... oggi... è un Non Compleanno particolare, già perchè di solito si festeggia e non ci sono i regali, oggi invece c'è un regalo ma non si festeggia...
già, mi son fatta un regalone imprevisto, me lo son fatta da sola, perché prima che ci pensi qualcuno faccio ora a schiattare e allora ode al consumismo e all'eccesso e gioiamo per questo grandioso regalo...

ogni tanto bisogna premiarsi e per fortuna esistono le tentazioni a cui poter Non Resistere!
per fortuna ci sono io che penso a me!

martedì 27 novembre 2007

-2


sabato ho perso giudizio.

frenetica nella mia staticità impotente


un mare di pensieri mi invadono e i loro riflussi, come le maree, mi portano via pezzetto per pezzetto.
ho voglia di follia, di follia allo stato puro, di quella incalcolata frenesia di viversi, dell'avidità, del bisogno, della sete l'uno dell'altra. ho voglia di perdermi in gesti e sguardi senza motivo.
girare intorno, scoprire di non essere andati da nessuna parte ed essere felici solo per la presenza dell'altro che è ancora li con te e non è scappato. ho voglia di non avere condizionamenti, ne compromessi, di vivere le emozioni nel momento stesso in cui mi vengono e non doverle rimandare, non farle attendere, non indurle perchè dopo non c'è tempo.
voglio vivere il mio sogno perchè è mio!

sto correndo freneticamente verso un dove che non so dov'è e non so neppure dove mi porterà... ma corro, continuo a correre, frenetica nella mia staticità impotente.
già così sono... frenetica statica.
mi guardo intorno, inerte, inerme... cerco la direzione giusta da prendere senza sapere cosa sia la cosa giusta, senza neppure intuirlo. mille e più le direzioni da prendere e tutte potrebbero portare dove voglio, e allora forse per questo sto ferma, aspetto che una di quelle strade mi venga incontro incoraggiandomi a prenderla perché solo lei è quella giusta per me.
non ho voglia di sbagliare, non adesso. di solito gli errori regalano grandi emozioni oltre che grandi dolori. adesso non posso cadere. il cammino può essere irto, ma non posso cadere.

forse la mia è solo paura di ritrovarmi sola per una strada che dovrebbe essere per due. aspetto un cenno. solo uno e inizierò a correrre e allora nessuno più mi fermerà.

venerdì 23 novembre 2007

in balia di...


tutto corre e scorre intorno a me, addosso a me.
vedo un fluire di persone, di pensieri, di parole, di eventi scivolarmi di fianco e io non riesco a farmi coinvolgere.
stanca e spossata mi lacio sbattere contro gli scogli, in preda ad un maremoto che non ho la forza di gestire.
guardo la gente affannarsi, rincorrersi, sbattersi per cercare o conquistare qualcosa di cui non riesco a valutare il valore.
io quello che desideravo l'ho trovato. la mia pace dei sensi esiste e ha un nome d'Uomo. lui è la mia calma, la mia isola felice, il mio sole, la mia serenità.
anche lui insegue bolle di sapone. anche lui salta, corre, spinge e a volte non capisco il perché, altre volte invece so di sapere.

mi lascio scivolare nel vortice del week end al quale non posso e non riesco a sfuggire. molte cose da fare. poche persone da incontrare ma discorsi impegnativi mi aspettano al capolinea del treno.

aspetterò di ricominciare la settimana per farmi trascinare un altro po' di giorni nella solida, grigia e ammaliante routine.
aspetterò domenica con la consapevolezza di poter toccare anncora il mio Sogno, di abbracciarlo, di baciarlo, di riempirmi di lui.

giovedì 22 novembre 2007

voglia di lui


sentire le sue braccia avvolgermi. le sue mani stringere con forza i miei capelli. la sua pelle scivolare sulla mia. voglia di appartenerti, di fondermi con te. mescolare i nostri umori, i pensieri, i respiri e perdermi in un bacio.
voglia di te, di noi.
i nostri sguardi si incrociano in silenzio e sempre uno dei due sorride... sorride anche per l'altro, perché noi sappiamo essere così, completi e complici. ci compensiamo e completiamo.
nessuno capisce, nessuno conosce, nessuno immagina, nessuno vive oltre a noi questo stato di perfezione.
altaleniamo nel nostro mondo, quello che con fatica ci siamo costruiti, come un castello di sabbia, rubando agli altri per le nostre fondamenta. e ora la torre cresce e dall'alto dell'ultimo piano appena costruito guardiamo verso l'orizzone e forse stiamo anche cominciando a progettare.

avvolgimi. coprimi. stringimi. proteggimi. riempimi. io farò lo stesso per te.
vivimi. voglio viverti.
sono tua.
sei mio. (?) sì, lo sei!

e sta sera... noi? ancora noi... mille e più volte noi.
arrivare a casa. accendere la luce, poi la musica, poi noi sul divano. un abbraccio. le piccole consuetudini. poi la tv che parla e noi non la ascoltiamo, troppo intenti ad ascoltare i nostri pensieri. e dopo ancora la gioia di sdraiarsi a letto con te, abbracciarti o farmi abbracciare. le ultime risate, le ultime chiacchiere. la buona notte. assopirsi in un tuo abbraccio e ascoltarti cambiare respiro. sapere che stai sognando. guardare il tuo volto sereno e sentirsi liberi di sognare ogni giorno una vita così.

grazie. e forse un "grazie" è ancora poco.

amici


un sorriso. una carezza. una coccola. una parola. un pensiero.
sanno come parlarti, come abbracciarti, come consolarti.
ci sono sempre, non li vedi a volte, non li senti, ma ci sono.
lì con te, ovunque, comunque, sempre.

gioia, complicità, giochi, rabbie e paure. tutto da condividere. tutto da assaporare.
c'è un tempo magico per ognuno di noi. io ci credo. credo nella loro esistenza. ne ho le prove.

viviamo la nostra intimità con la semplicità della scoperta, per mordere e graffiare la vita, spalleggiandoci ogni giorno, dandoci forza, regalandoci sorrisi e risate, amandoci con la semplicità di una famiglia.
guardiamo al futuro con le nostre speranze, lottando per i nostri sogni, piangendo per i nostri sbagli, chiedendoci perdono per il male involontario. fianco a fianco. spalla a spalla. testa con testa. cuore nel cuore.
splendidi compagni per le battaglie più ardue e dolci confidenti per i segreti più felici.

credere e volere. sempre. amici.

mercoledì 21 novembre 2007

bisogni

riconosco i pensieri da ciò che causano. fiato corto, tachicardia, agitazione.
so che sarà così per molto ancora ma ancora forse non mi sono rassegnata.
perchè il nostro mondo è così bello e il mondo fuori con cui dobbiamo confrontarci è così difficile?

il peso delle parole


capita, capita anche questo... capita ad amici ma potrebbe capitare anche a me. o forse mi è già successo.
pesano le parole, tagliano più di coltelli affilati. feriscono. fanno sanguinare. fanno piangere. ti fanno sentire sbagliata e sciocca.
stranamente queste parole arrivano sempre da persone di cui ti fidi, a cui vuoi voler bene, persone che ti vivono.
arriva un momento in cui bisogna mordersi la lingua, stare zitti o smettere di scrivere. in cui è meglio sparire perché c'è un limite alle offese.
offese gratute.

mi chiedo come si faccia a confondere queste persone con "amici". purtroppo accade. e accade solo perché si vuole credere negli altri. si crede di poter dare rispetto e poterne ricevere in pari quantità.
che delusione...

piccola, sappi solo che ti sono vicina, e non ti lascerò in pasto ai pescecani.
piccola, sappi che sono li con te, nel bene e nel male.
piccola, sappi solo che tu sei stupenda così.

martedì 20 novembre 2007

gratificazioni


opzione 1: un sorriso, una parola, un semplice grazie...
opzione 2: un compenso economico, un'onoreficenza, una traga, una coppa, una medaglia.

bhè io chiedo solo la prima delle due opzioni.
non arriva? non è così? e allora ci si regola di conseguenza. ci si spende diversamente.

fastidio... un attacco di fastidio.
ecco, solo questo...

ascolta


ascolta il silenzio che porti dentro.
questa è vita!
il tuo cuore batte sempre di più.
questa è vita!!!

quant'è bello... quant'è bello!

lunedì 19 novembre 2007

malessere e benessere


rotolare nel letto... la sveglia... rotolarsi ancora...
non c'è la voglia...
poi ti giri... lo vedi li... sdraiato al tuo fianco, dorme rilassato, con i lineamenti sereni ed è così il primo sorriso della giornata... un sorriso per lui... la semplicità di gioire per una presenza.
poi ti alzi, a fatica, brancolando per quella casa che non è tua e che desideri che lo diventi.
ti vesti, lentamente, seguendo la lenta routine quotidiana. gironzoli a vuoto per la casa e poi il tuo nome... lui... chiama... e ti ritrovi a correre di nuovo in camera da lui, a ributtarti sotto le coperte completamente vestita per svegliarlo come ti piace fare, baciandolo e accarezzandolo.
questo è l'inizio del giorno ideale... i suoi occhi si aprono, ti guarda e tu risplendi della sua luce.
sai di essere fortunata a vivere le emozioni che ti sa regalare solo lui.
poi inizia la vera giornata, quella normale, quella in cui devi riprendere in mano la maschera e diventare quella che tutti sanno... e allora si va... muso duro, silenzio e la voglia di evadere, uscire dalla tua prigione che ti sei costruita con fatica...
e poi guardi l'orologio sul tuo computer sognando le 18,30 per usire di corsa e tornare libera di essere TU.
voglia ancora di coppia, di abbracci, di semplicità, di chiacchiere e risate, di coccole e baci... voglia di lui... sta sera tantissima voglia di lui.

sì... sono innamorata...

domenica 18 novembre 2007

notte esorcizzante


una notte favolosa, brillante, ironica, divertente. una notte riuscita per sbaglio, non programmata, non attesa e così bella.
prima le confidenze con l'amica di sempre, quella che sa ascoltare il sussultare del cuore e poi il ballo scatenato, esorcizzante e frenetico.
una notte di una semplicità sbalorditiva che ha portato serenità.
e oggi il mio volto è coperto da un sorriso velato...

sabato 17 novembre 2007

c’è tutto o forse niente, continuo a chiedermelo


ci son pensieri che non si riescono ad afferrare eppure sono ben definiti nella tua testa. ci son parole che vorresti pesare diversamente, che ti strappano una risata amara che vorresti sostituire con le lacrime. ci son abbracci che scopri essere fatti su misura per te ma che non vengono dal cuore come ti aspettavi che fosse. ci son eventi che ti tagliano in due e così cominci a chiederti chi sei veramente. ci son persone che riempiono la tua vita solo con la loro presenza, persone che vorresti amare liberamente e che scopri di non poter amare mai come ne saresti capace. ci sono lacrime che non andrebbero versate per cui ti sforzi di trattenere ma improvvisamente, libere dalla loro gabbia, scappano rincorrendosi sulle tue guance grazie alla frase dell’ultimo libro che stai leggendo. ci sono sogni che aspetti di realizzare e nell’aspettare li elabori e li perfezioni, e infatti restano sogni. ci son amici sempre vicini e amici che anche se non senti e vedi mai restano vicini lo stesso. c’è un passato che non puoi cancellare e che a volte desideri rivivere… e poi scopri di non essere l’unica a desiderare il tuo passato.
elucubrazioni semplici che tolgono il fiato.
voglia d’estate spensierata, di fiori, di sole, di giochi con l’acqua, di chiacchiere con le amiche fino a tarda notte ascoltando il cicaleggio nell’aria. voglia d’amore e di sorrisi, di abbracci sudati e di sguardi complici. voglia di vivere una vita per cui tutto vale la pena di star male. voglia di ritrovarsi, riconoscersi e sorridersi, anche soli, ma con la consapevolezza di essere ciò che volgiamo essere.
c’è tutto o forse niente, continuo a chiedermelo.

venerdì 16 novembre 2007

cominciamo dal comincio


così iniziano sempre tutte le cose che faccio iniziare, forse un po' per sfida, forse un po' per gioco, forse per un semplice bisogno di trovarmi... di scoprirmi, di conoscermi, di amarmi.
ancora non ho iniziato e già mi chiedo quanta costanza avrò per far vivere questo blog.

forse questo blog potrà diventare quel diario che quasi due anni fa ho cominciato a scrivere in gran segreto, perchè ammetto che ora non ho più voglia di segreti... ora non più...

oggi è un giorno strano... e come sempre, nei miei giorni più strani accadono cose che non sempre so motivare.
oggi ho bisogno di me, di trovarmi, di lasciarmi scritta alla mercè di chi avrà voglia di cercarmi... lasciarmi cullare fra parole e pensieri che fluttuano nella mia testa senza un perché, senza un dove.
lasciatemi fluttuare, io piccola bolla di sapone, rifletto immagini non mie, brillo di iridescenti colori rubati alla luce e mi scopro vuota dentro ma diversa da tutto quello che c'è fuori.